Eutanasia Dj Fabo non è un esempio da seguire

Eutanasia e suicidio assistito. Ecco perché Dj Fabo non sarebbe un buon esempio da seguire ...


Nonostante creda nella reincarnazione, sono contrario all'eutanasia perché giustamente com'è stato detto in vari articoli di giornale, uscita una legge, vi è anche l’abuso nella sua applicazione, come di fatto succede in Belgio, figuriamoci cosa succederebbe in Italia.

«Mia madre non era malata ma l’hanno uccisa con l’eutanasia». In un film la verità sugli abusi della legge in Belgio. Eutanasia: il documentario sugli abusi della legge in Belgio

Purtroppo la cultura della morte sta prendendo il sopravvento con effetti drammatici.

Vorrei raccontare una mia esperienza a riguardo: Mio padre era un disabile sulla sedia a rotelle.

E’ morto in circostanze misteriose di notte, il primo giorno di ricovero in ospedale dove si era ricoverato per dei controlli di routine e riabilitazione.

Ho forti sospetti che sia stata fatta su di lui l’eutanasia forzata, contro la sua volontà. Non ho sporto denuncia perché se perdessi il processo senza prove, potrei finire nei guai per diffamazione, ma ho comunque segnalato questi miei sospetti alle forze dell’ordine.

Se esce la legge sull'eutanasia, gli angeli della morte (medici ed infermieri assassini a piede libero) saranno tutelati quando commettono i loro reati.

Dall'esterno chi vedeva mio padre poteva pensare (oh poveretto, quanto soffre, chissà che peso per la propria famiglia), il dramma è quando a pensarlo è un medico angelo della morte che si fa giudice della vita altrui ignorando totalmente il punto di vista ed il reale percorso del soggetto.

Mio padre con tutto che era disabile costretto sulla sedia a rotelle, (ultimamente non riusciva a muovere le mani), nonostante gli insulti e pregiudizi della popolazione degli “abili”, ha lavorato, mantenuto e portato avanti una famiglia ed ha vissuto una vita dignitosa e fino all’ultimo aveva voglia di vivere.

Non è mai stato abbandonato dalla sua famiglia che ne è totalmente riconoscente. Non avrebbe assolutamente voluto morire, ma gli sarebbe piaciuto di godersi la pensione meritata dopo anni di lavoro.

Concordo che purtroppo, la cultura della morte di questi “eroi” radicali (Cappato &C.), ha prodotto dei mostri dell’eugenetica hitleriana ed ha portato all’aumento tra i medici ed operatori sanitari, degli angeli della morte.

Chiunque sia lontanamente considerato sofferente da questi eroi, viene ritenuto un peso, un fardello da cui liberarsi. Si sentono salvatori ma sono solamente degli egoisti, vili e assassini. E sono complici anche tutti quelli che sostengono l’eutanasia ed il suicidio assistito.

Dicono che il delitto perfetto non esiste. Nulla di più sbagliato, il delitto perfetto può essere commesso all’interno della professione medica. Basta un certificato medico del decesso a scagionare qualsiasi medico, un altro medico non lo potrà nemmeno contestare.

Dj Fabo se voleva, poteva continuare a fare il dj tranquillamente.

Nessuno glielo vietava, tanto meno il suo precario stato di salute, era cieco non sordo nè muto. Con la tecnologia ed il supporto giusto dei familiari, poteva avere una vita più che normale: splendida.

Mio padre era il vero eroe, non di certo quel tale dj Fabo.

Mio padre è l’esempio da seguire, non quello di quel tale dj Fabo. Mi dispiace per lui ma è così.

Ripeto: nonostante era disabile, mio padre non è mai stato un peso per la famiglia, al contrario l’ha mantenuta con un lavoro dignitoso con tutti i dolori che può avere un paraplegico è andato avanti, ha sofferto, ha lottato ed ha vissuto aiutando lui gli altri, anche quelli che non se lo meritavano.

Così com'era un eroe mio padre lo sono anche tanti altri. Giusto per citarne qualcuno: Stephen Hawking, Alex Zanardi, Massimiliano Sechi, Rosanna Benzi, Dick e Rick Hoyt, Nick Vujicic, il 19enne italiano Matteo Nassigh e tanti altri che nonostante le sofferenze della vita, sono andati avanti e non hanno mai mollato.


Saluti a tutti

Maurizio Kikkooo Ferraro


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